Industria 5.0, dal digitale alla sostenibilità
Benedetta Rampini - Eiom
Editoriale a cura di Armando Martin - Giornalista e scrittore scientifico, consulente industriale
Non dobbiamo guardare a Industria 5.0 come a un'altra rivoluzione industriale in senso stretto, piuttosto a una correzione di rotta, un tentativo di superare i limiti di Industria 4.0.
Il tema di fondo è quello di mettere l'individuo e l'ambiente al centro della nuova trasformazione digitale dentro e fuori le fabbriche.
Insieme alla resilienza e alla centralità dell'individuo, la sostenibilità, uno dei pilastri di Industria 5.0, è correlata con una forte attenzione all'economia circolare e all'efficienza energetica in particolare.
Se l'attuale rivoluzione digitale riconducibile a Industria 4.0 enfatizza la trasformazione delle fabbriche in strutture intelligenti abilitate all'IoT che utilizzano il calcolo cognitivo e l'interconnessione tramite server cloud, il paradigma Industria 5.0 sembra destinato a concentrarsi sul protagonismo assoluto dell'essere umano nella struttura industriale. Industria 5.0 è la rivoluzione in cui uomo e macchina si riconciliano e trovano il modo di lavorare insieme per migliorare i mezzi e l'efficienza della produzione.
In un certo senso, il concetto di Industria 5.0 potrebbe alleviare alcuni limiti emersi con Industria 4.0. L'obiettivo primario di Industria 4.0 è infatti quello di migliorare l'efficienza del processo, e questo inavvertitamente può portare ad ignorare il costo umano derivante dall'automazione spinta dei processi e i costi ambientali ed energetici. Studi e applicazioni esistenti che collegano gli algoritmi di AI con la gestione ambientale hanno fatto da apripista, ma la mancanza di una forte attenzione alle tematiche green porta alla necessità di ricercare una migliore soluzione tecnologica per salvaguardare l'ambiente, aumentare la sostenibilità e di conseguenza abbracciare le migliori soluzioni di efficienza energetica.
Crisi come il global warning ci mettono in guardia sugli effetti che lo sfruttamento intensivo può produrre nei cambiamenti climatici. La direzione di un'industria sostenibile deve fare propri quei principi di economia circolare, riuso e riciclo per ridurre l'inquinamento e lo spreco di risorse, attraverso il contenimento dei consumi energetici e l'uso delle fonti rinnovabili. Il rispetto del pianeta è oggi agevolato dalle tecnologie emergenti, come dimostra la capacità predittiva dell'intelligenza artificiale nell'ottimizzare l'efficienza delle risorse nei processi produttivi.
In definitiva Società e Industria 5.0 devono facilitare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie all'armonizzazione tra crescita economica, inclusione sociale e tutela dell'ambiente.
In forma complementare alla sostenibilità la digitalizzazione dell'energia sta fornendo alle aziende un supporto strategico per promuovere una cultura dell'innovazione, ripensare i modelli di business e renderle più competitive.
La digital energy comporta l'utilizzo di sistemi informatici in grado di garantire la massima efficienza nella fase di distribuzione e il suo monitoraggio. Il Cloud, ad esempio, diventa necessario per la raccolta di tutte le informazioni necessarie al funzionamento del processo produttivo, consentendo a macchinari e dispositivi di essere connessi. Comunicazione, scambio e aggiornamento di informazioni, sia real time sia da remoto sono altrettanto fondamentali.
In ambito industriale e civile, con la diffusione di energie rinnovabili e sistemi avanzati di storage si diffonde ulteriormente il modello Smart Grid e l'utilizzo di dispositivi, quali Smart Meter, grazie ai quali l'utente diventa più consapevole dei propri consumi, utilizzando l'energia in modo più efficiente.
Gli oggetti intelligenti permettono risparmio energetico sia a livello personale - grazie alla domotica e alla smart home - sia a livello più ampio con Smart Grid, smart city e smart factory.
Le tecnologie abilitanti digitali per la carbon neutrality saranno determinanti per l'elettrificazione pulita, essenziale presupposto per il futuro dell'energia. In tutto questo e basilare il ruolo della rete elettrica e la sua digitalizzazione, su cui si investe molto. Il futuro digitale e green del mondo energetico vedrà un sempre maggiore contributo di AI, IoT, blockchain, smart device, droni e reti 5G in un quadro coerente con Industria 5.0.
Le soluzioni e le proposte per Industria 4.0, sottolineando le differenze e le correzioni di rotta rese possibili con il 5.0, saranno evidenziate e presentate al convegno "Industria 5.0, dal digitale alla sostenibilità" a Veronafiere in programma la mattina del 26 ottobre 2022 nel corso della nuova edizione di SAVE.
Il tema di fondo è quello di mettere l'individuo e l'ambiente al centro della nuova trasformazione digitale dentro e fuori le fabbriche.
Insieme alla resilienza e alla centralità dell'individuo, la sostenibilità, uno dei pilastri di Industria 5.0, è correlata con una forte attenzione all'economia circolare e all'efficienza energetica in particolare.
Se l'attuale rivoluzione digitale riconducibile a Industria 4.0 enfatizza la trasformazione delle fabbriche in strutture intelligenti abilitate all'IoT che utilizzano il calcolo cognitivo e l'interconnessione tramite server cloud, il paradigma Industria 5.0 sembra destinato a concentrarsi sul protagonismo assoluto dell'essere umano nella struttura industriale. Industria 5.0 è la rivoluzione in cui uomo e macchina si riconciliano e trovano il modo di lavorare insieme per migliorare i mezzi e l'efficienza della produzione.
In un certo senso, il concetto di Industria 5.0 potrebbe alleviare alcuni limiti emersi con Industria 4.0. L'obiettivo primario di Industria 4.0 è infatti quello di migliorare l'efficienza del processo, e questo inavvertitamente può portare ad ignorare il costo umano derivante dall'automazione spinta dei processi e i costi ambientali ed energetici. Studi e applicazioni esistenti che collegano gli algoritmi di AI con la gestione ambientale hanno fatto da apripista, ma la mancanza di una forte attenzione alle tematiche green porta alla necessità di ricercare una migliore soluzione tecnologica per salvaguardare l'ambiente, aumentare la sostenibilità e di conseguenza abbracciare le migliori soluzioni di efficienza energetica.
Crisi come il global warning ci mettono in guardia sugli effetti che lo sfruttamento intensivo può produrre nei cambiamenti climatici. La direzione di un'industria sostenibile deve fare propri quei principi di economia circolare, riuso e riciclo per ridurre l'inquinamento e lo spreco di risorse, attraverso il contenimento dei consumi energetici e l'uso delle fonti rinnovabili. Il rispetto del pianeta è oggi agevolato dalle tecnologie emergenti, come dimostra la capacità predittiva dell'intelligenza artificiale nell'ottimizzare l'efficienza delle risorse nei processi produttivi.
In definitiva Società e Industria 5.0 devono facilitare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie all'armonizzazione tra crescita economica, inclusione sociale e tutela dell'ambiente.
In forma complementare alla sostenibilità la digitalizzazione dell'energia sta fornendo alle aziende un supporto strategico per promuovere una cultura dell'innovazione, ripensare i modelli di business e renderle più competitive.
La digital energy comporta l'utilizzo di sistemi informatici in grado di garantire la massima efficienza nella fase di distribuzione e il suo monitoraggio. Il Cloud, ad esempio, diventa necessario per la raccolta di tutte le informazioni necessarie al funzionamento del processo produttivo, consentendo a macchinari e dispositivi di essere connessi. Comunicazione, scambio e aggiornamento di informazioni, sia real time sia da remoto sono altrettanto fondamentali.
In ambito industriale e civile, con la diffusione di energie rinnovabili e sistemi avanzati di storage si diffonde ulteriormente il modello Smart Grid e l'utilizzo di dispositivi, quali Smart Meter, grazie ai quali l'utente diventa più consapevole dei propri consumi, utilizzando l'energia in modo più efficiente.
Gli oggetti intelligenti permettono risparmio energetico sia a livello personale - grazie alla domotica e alla smart home - sia a livello più ampio con Smart Grid, smart city e smart factory.
Le tecnologie abilitanti digitali per la carbon neutrality saranno determinanti per l'elettrificazione pulita, essenziale presupposto per il futuro dell'energia. In tutto questo e basilare il ruolo della rete elettrica e la sua digitalizzazione, su cui si investe molto. Il futuro digitale e green del mondo energetico vedrà un sempre maggiore contributo di AI, IoT, blockchain, smart device, droni e reti 5G in un quadro coerente con Industria 5.0.
Le soluzioni e le proposte per Industria 4.0, sottolineando le differenze e le correzioni di rotta rese possibili con il 5.0, saranno evidenziate e presentate al convegno "Industria 5.0, dal digitale alla sostenibilità" a Veronafiere in programma la mattina del 26 ottobre 2022 nel corso della nuova edizione di SAVE.
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Fonte: Editoriale SAVE di Armando Martin ? Giornalista e scrittore scientifico, consulente industriale
Parole chiave: Industria 4.0, Transizione 5.0
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