RFID e Bluetooth Low Energy per abilitare la digitalizzazione in fabbrica e in magazzino: tre domande a
Paola Visentin - Gruppo Softwork
Benedetta Rampini - SAVE
In vista della mostra convegno SAVE in programma il prossimo 16 e 17 ottobre alla Fiera di Verona, riferimento per i professionisti dell'Automazione Industriale, Strumentazione e Sensori, Industria 4.0, abbiamo fatto una chiacchierata con Paola
Visentin - Global Communication nel Gruppo Softwork (RFID Global + GLOBAL Tag).
Quali osservatori privilegiati qual è il punto di vista di RFID Global & Global Tag su Automazione Industriale e Fabbrica Intelligente?
Da anni ormai viviamo un consolidamento dell'RFID, sia sul lato tecnologico che su quello economico: nel primo caso, l'identikt tecnico di tag/transponder e dispositivi è in continua evoluzione, superando molte delle sfide che nel passato ostacolavano la diffusione di questa auto-ID technology, traducendosi alla fine in prestazioni di identificazione e tracciabilità più avanzate.
Tag on metal e dual-frequency, molteplici modalità di applicazione del tag, tra cui rivettatura e colle speciali, dispositivi multi-ISO, quindi versatili nella loro applicabilità, dotati di molteplici certificazioni ideali per l'ambiente industriale (ad esempio vibrazioni, caldo umido, fuoco e tensioni nel voltaggio) sono alcune tratti evolutivi dei sistemi RFID di ultima generazione, il cui trend consiste in prodotti sempre più verticali, progettati per precise ambientazioni, dall'industria alla sanità, dal retail al trasporto pubblico.
A questo si affianca una competitività economica: il decollo di grandi progetti, basati su consistenti quantitativi di tag (nell'ordine di milioni) e di device, conduce questa tecnologia ad economie di scala, con una vantaggiosa riduzione di costo che facilita, per effetto domino, altri progetti corposi.
Quali sono le applicazioni o soluzioni che presenterete a SAVE?
Produzione e logistica sono per le nostre tecnologie gli sbocchi applicativi più dinamici: poter identificare, tracciare e localizzare prodotti, operatori e processi tramite l'RFID e il Bluetooth Low Energy significa abilitare la digitalizzazione in fabbrica e in magazzino, quindi garantire efficienza nei processi (es. riduzione dei tempi e degli errori umani) e sicurezza negli ambienti di lavoro.
Al SAVE presenteremo un ricco ventaglio di componenti RFID e Bluetooth LE appositamente progettati e realizzati per questo contesto industriale: dai tag RFID a doppia frequenza e onmetal ai reader di ultima generazione, flessibili nella configurazione delle antenne grazie al multiplexer integrato e nel dialogare con altri sistemi dell'ambiente.
La variopinta proposta che andrà in scena al nostro stand abbraccerà le frequenze LF, HF e UHF di un sistema RFID completo: tag in primis, tra cui segnaliamo una nuova paletta di etichette RFID HF e UHF, ancora più ampia e specificatamente pensata per il mondo industriale e con costi sempre più contenuti così da permetterne una massiccia applicazione, ma anche reader e antenne, dai moduli integrati nei macchinari per soluzioni embedded ai long range reader, passando per i gate della logistica, i mobile computer e tablet.
Sul versante reader e antenne, citiamo 3 dispositivi di punta presenti allo stand:
- il Long Range Reader LRU500i PoE in banda UHF, con antenna integrata e luce segnaletica, raggiunge una distanza di rilevazione di 8 m ed è facile da installare grazie al connettore VESA: ideale quindi per il controllo di produzione e la logistica;
- il terminale wall-mount Max50 in banda HF, capace di gestire in modalità stand-alone fino a 9.000 accessi, opera in modalità off line grazie all'interfaccia Ethernet (quindi senza connessione all'host) e integra un orologio per gestire eventuali restrizioni di accessi;
- il palmare rugged RFID C5 in banda UHF, ideale per inventari precisi e massivi (rileva 100 tag in contemporanea a una distanza di 6 m) e per il tag-finding (funzione compass per la ricerca di un oggetto), pratico nell'uso e nella durata operativa.
Allo stand e al workshop di approfondimento daremo poi vita a tutta questa paletta di dispositivi tramite le demo e raccontando le storie di successo basate sulle tecnologie di acquisizione automatica del dato RFID e Bluetooth LE.
Guardando al futuro, quali sono i progetti di RFID Global & Global Tag?
Sono 2 i fronti sui quali siamo focalizzati: su quello interno, l'attività in simbiosi di RFID Global, con le sue proposte di reader/gateway, antenne, EchoBeacon e mobile device, e di Global Tag, con la sua paletta di oltre 200 tag/transponder e Beacon, si traduce concretamente nella capacità del Gruppo Softwork di affrontare grossi progetti RFID, anche di natura internazionale.
Sul fronte esterno invece vogliamo rafforzare l'internazionalizzazione della nostra proposta commerciale, con particolare attenzione all'Europa e al Sud-America.
Infine sul piano tecnico stiamo già lavorando per rivestire il puro hardware di un layer middleware, con l'obiettivo di agevolare ai Partner la lavorazione del dato, ricevendolo pulito e quindi pronto per l'integrazione.
Da anni ormai viviamo un consolidamento dell'RFID, sia sul lato tecnologico che su quello economico: nel primo caso, l'identikt tecnico di tag/transponder e dispositivi è in continua evoluzione, superando molte delle sfide che nel passato ostacolavano la diffusione di questa auto-ID technology, traducendosi alla fine in prestazioni di identificazione e tracciabilità più avanzate.
Tag on metal e dual-frequency, molteplici modalità di applicazione del tag, tra cui rivettatura e colle speciali, dispositivi multi-ISO, quindi versatili nella loro applicabilità, dotati di molteplici certificazioni ideali per l'ambiente industriale (ad esempio vibrazioni, caldo umido, fuoco e tensioni nel voltaggio) sono alcune tratti evolutivi dei sistemi RFID di ultima generazione, il cui trend consiste in prodotti sempre più verticali, progettati per precise ambientazioni, dall'industria alla sanità, dal retail al trasporto pubblico.
A questo si affianca una competitività economica: il decollo di grandi progetti, basati su consistenti quantitativi di tag (nell'ordine di milioni) e di device, conduce questa tecnologia ad economie di scala, con una vantaggiosa riduzione di costo che facilita, per effetto domino, altri progetti corposi.
Quali sono le applicazioni o soluzioni che presenterete a SAVE?
Produzione e logistica sono per le nostre tecnologie gli sbocchi applicativi più dinamici: poter identificare, tracciare e localizzare prodotti, operatori e processi tramite l'RFID e il Bluetooth Low Energy significa abilitare la digitalizzazione in fabbrica e in magazzino, quindi garantire efficienza nei processi (es. riduzione dei tempi e degli errori umani) e sicurezza negli ambienti di lavoro.
Al SAVE presenteremo un ricco ventaglio di componenti RFID e Bluetooth LE appositamente progettati e realizzati per questo contesto industriale: dai tag RFID a doppia frequenza e onmetal ai reader di ultima generazione, flessibili nella configurazione delle antenne grazie al multiplexer integrato e nel dialogare con altri sistemi dell'ambiente.
La variopinta proposta che andrà in scena al nostro stand abbraccerà le frequenze LF, HF e UHF di un sistema RFID completo: tag in primis, tra cui segnaliamo una nuova paletta di etichette RFID HF e UHF, ancora più ampia e specificatamente pensata per il mondo industriale e con costi sempre più contenuti così da permetterne una massiccia applicazione, ma anche reader e antenne, dai moduli integrati nei macchinari per soluzioni embedded ai long range reader, passando per i gate della logistica, i mobile computer e tablet.
Sul versante reader e antenne, citiamo 3 dispositivi di punta presenti allo stand:
- il Long Range Reader LRU500i PoE in banda UHF, con antenna integrata e luce segnaletica, raggiunge una distanza di rilevazione di 8 m ed è facile da installare grazie al connettore VESA: ideale quindi per il controllo di produzione e la logistica;
- il terminale wall-mount Max50 in banda HF, capace di gestire in modalità stand-alone fino a 9.000 accessi, opera in modalità off line grazie all'interfaccia Ethernet (quindi senza connessione all'host) e integra un orologio per gestire eventuali restrizioni di accessi;
- il palmare rugged RFID C5 in banda UHF, ideale per inventari precisi e massivi (rileva 100 tag in contemporanea a una distanza di 6 m) e per il tag-finding (funzione compass per la ricerca di un oggetto), pratico nell'uso e nella durata operativa.
Allo stand e al workshop di approfondimento daremo poi vita a tutta questa paletta di dispositivi tramite le demo e raccontando le storie di successo basate sulle tecnologie di acquisizione automatica del dato RFID e Bluetooth LE.
Guardando al futuro, quali sono i progetti di RFID Global & Global Tag?
Sono 2 i fronti sui quali siamo focalizzati: su quello interno, l'attività in simbiosi di RFID Global, con le sue proposte di reader/gateway, antenne, EchoBeacon e mobile device, e di Global Tag, con la sua paletta di oltre 200 tag/transponder e Beacon, si traduce concretamente nella capacità del Gruppo Softwork di affrontare grossi progetti RFID, anche di natura internazionale.
Sul fronte esterno invece vogliamo rafforzare l'internazionalizzazione della nostra proposta commerciale, con particolare attenzione all'Europa e al Sud-America.
Infine sul piano tecnico stiamo già lavorando per rivestire il puro hardware di un layer middleware, con l'obiettivo di agevolare ai Partner la lavorazione del dato, ricevendolo pulito e quindi pronto per l'integrazione.
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Fonte: Intervista a Paola Visentin - Global Communication nel Gruppo Softwork (RFID Global + GLOBAL Tag).
Settori: Automazione industriale, Identificazione automatica, Industria 4.0, Informatica, Reti di comunicazione, Sensoristica
Mercati: Imballaggio e Logistica
Parole chiave: Automazione industriale, Bluetooth, Industria 4.0, rfid, Sensoristica, Transizione digitale
- RFID GLOBAL by Softwork
- Stefano Bonelli
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