OEM

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Articoli e news su OEM

Danfoss

Danfoss Sensing Solutions presenta il sensore di pressione DST P150 per applicazioni con idrogeno

Il nuovo sensore di pressione va ad aggiungersi alla consolidata gamma di prodotti DST P1xx dell'azienda ed è progettato per applicazioni OEM a idrogeno in motori a combustione, celle a combustibile ed elettrolizzatori residenziali.

Ziehl-Abegg

Raffreddamento cogeneratori: i ventilatori con motore AC sono un evergreen

C'è ancora un buon numero di applicazioni per le quali gli OEM del settore raffreddamento industriale optano per ventilatori con motore asincrono AC a servizio degli scambiatori di calore. La cogenerazione è tra queste. Nonostante il trend degli ultimi anni spinga verso l'utilizzo di azionamenti elettronici, in generale la scelta tra motori asincroni AC e sincroni EC (a commutazione elettronica) dipende dalle esigenze specifiche dell'applicazione.

Celte

Caso di studio su telecomunicazioni

La sfida del cliente I prodotti in industrie come i mercati militare, aerospaziale e industriale hanno cicli di vita più lunghi rispetto ai prodotti di altri mercati. Ciò è dovuto al fatto che le organizzazioni in questi mercati cercano di integrare questi dispositivi in piattaforme e applicazioni fondamentali per decenni. Ma la tecnologia continua ad avanzare a un ritmo sostenuto, il che significa che i componenti chiave dei sistemi spesso diventano obsoleti.

Danfoss

HySynergy: prima produzione di idrogeno in Europa nel più grande impianto di elettrolisi

Il progetto HySynergy a Fredericia, in Danimarca, ha prodotto con successo idrogeno per la prima volta in Europa, una pietra miliare significativa nella commercializzazione dell'idrogeno verde come fonte di energia pulita. Everfuel AS si impegna a ridurre le emissioni di CO2 attraverso la propria infrastruttura di idrogeno verde. Collabora con partners del settore energia e OEM del settore dei trasporti per collegare l'intera catena dell'idrogeno e fornire idrogeno ai clienti dell'industria e della mobilità.

Roberto Corona - Unitronics

UniCloud - la piattaforma cloud IIoT di Unitronics, facile da usare e completa, per OEM e costruttori di macchine

UniCloud è progettata appositamente per consentire agli OEM e ai costruttori di macchine di diventare operativi con la loro piattaforma cloud IIoT in meno di 30 minuti

Mouser
Basf Italia

Si inaugura la stazione MRO di Shanghai dedicata ai convertitori di ozono e ozono/VOC DeoxoTM per aeromobili

BASF ha recentemente inaugurato una nuova stazione MRO (Maintenance Repair and Overhaul, ovvero una struttura di manutenzione importante) a Shanghai, in Cina, dedicata ai convertitori di ozono e ozono/VOC DeoxoTM e corredata della certificazione CAAC Part 145 per i servizi di manutenzione. La nuova stazione MRO integra quella già presente in Nord America e offre un servizio di manutenzione di alta qualità ai clienti internazionali nella regione Asia Pacifico, con tempi di consegna più rapidi.

Unitronics

UniCloud - la piattaforma cloud IIoT di Unitronics completa e senza codice, per OEM e costruttori di macchine

UniCloud è progettata appositamente per consentire agli OEM e ai costruttori di macchine di diventare operativi con la loro piattaforma cloud IIoT in meno di 30 minuti UniCloud è progettata appositamente per consentire agli OEM e ai costruttori di macchine di essere operativi con la loro piattaforma cloud IIoT in meno di 30 minuti.

Marco Anguillesi - Infor (Italia)

Industria automobilistica e 4.0

L'industria automobilistica si trova ad affrontare sfide crescenti proprio mentre cerca di riprendersi dalle battute d'arresto dovute alla pandemia COVID. Per tenere il passo, i produttori del settore automobilistico hanno bisogno delle tecnologie avanzate dell'Industria 4.0.

Repcom

Sensori OEM di CO2

Oltre alla dimostrata influenza delle alte concentrazioni di anidride carbonica sulle performance e sulla salute del nostro cervello, la CO2 è un valido indicatore della qualità dell'aria indoor; per questo è un parametro chiave per la gestione attiva dei ricambi d'aria, unico strumento efficace per prevenire la trasmissione dei virus.

Wika Italia S.r.l. & C.

Sensore di pressione MH-4 per macchine da lavoro mobili

WIKA collabora regolarmente con i clienti OEM per ottimizzare le varie tecnologie di misura. I loro requisiti e le loro idee costituiscono la base per il continuo sviluppo dei futuri modelli di prodotto. È così che i nostri specialisti hanno sviluppato l'MH-4, la quarta generazione del robusto sensore di pressione per macchine da lavoro mobili.

Altri contenuti su OEM

Sick

InspectorP - La nuova serie di telecamere 2D programmabili

La nuova serie di telecamere programmabili InspectorP di SICK rappresenta la soluzione ideale per elaborazioni complesse di immagini. Rilevazione ottica, illuminazione, analisi e interfacciamento: tutto è integrato di serie e personalizzabile. La libreria di elaborazione immagini HALCON, pre-installata e ad alte prestazioni, e la progettazione versatile di interfacce utente basate su web consentono di adattare la soluzione agli specifici requisiti del cliente. La nuova famiglia di prodotti InspectorP comprende tre tipi di telecamere programmabili (P63x, P64x e P65x) che differiscono in termini di velocità di analisi e di risoluzione del sensore. Tutte le varianti offrono laser di puntamento, feedback acustici e ottici e una scheda di memoria SD, che facilitano l'installazione e permettono di effettuare, durante l’utilizzo, delle analisi diagnostiche in modo molto semplice. In combinazione con la nuova piattaforma SICK AppSpace, inoltre, SICK offre agli integratori di sistemi e agli OEM la libertà e la flessibilità di sviluppare direttamente il proprio software applicativo su InspectorP6xx per affrontare compiti specifici. Ciò consente di implementare soluzioni su misura e applicazioni personalizzate per le esigenze individuali della clientela. InspectorP63x offre una risoluzione da 1 a 2 megapixel e utilizza al suo interno una tecnologia ottica di alto livello e versatile. Il suo design compatto, le ottiche standard C-mount e S-mount e l'illuminazione integrata multicolore semplificano l'integrazione in qualunque impianto e a qualsiasi distanza di lavoro. InspectorP64x, con la sua risoluzione di 1,7 megapixel, è la variante economica per affrontare compiti molto impegnativi. L'illuminazione integrata ad alta potenza supporta grandi distanze di lavoro e un'elevata velocità di trasporto. InspectorP65x offre una risoluzione elevata da 2 a 4 megapixel. La variante Flex consente l'utilizzo di ottiche standard C-mount con illuminazione integrata, mentre il modello a fuoco dinamico regola automaticamente la messa a fuoco, con una conseguente analisi di oggetti a diverse distanze.

SICK - Sick

Sensori interamente programmabili con SICK AppSpace

Con i suoi sensori programmabili e le soluzioni versatili che combinano software e hardware, SICK compie un passo significativo in direzione di Industry 4.0 e del networking della catena del valore industriale. Valutazioni binarie, come "sì o no" e "buono o scarto", vengono sostituite dallo sviluppo di singole applicazioni basate sulla valutazione intelligente di un'ampia varietà di dati. Questo porterà i processi di produzione industriale verso nuovi livelli di performance. L'architettura dell'automazione subirà importanti modifiche nel corso degli sviluppi di Industry 4.0: i livelli esistenti di automazione verranno sostituiti da diversi modelli di business, il software sarà installato non solo sui computer ma anche direttamente sui sensori, i quali acquisiranno la capacità di calcolo e saranno programmati individualmente, comunicando con il cloud autonomamente o tramite una Sensor Integration Machine (SIM). L'integrazione di sensori di diverse tecnologie è una soluzione particolarmente avanzata e, pertanto, adeguata al futuro. Per la prima volta è possibile trasformare completamente gli oggetti digitali per la raccolta e l'archiviazione dei dati, al fine di consentire il controllo di qualità, l'analisi dei processi e la manutenzione predittiva nel contesto di Industry 4.0. Soluzioni versatili a livello hardware e software La quarta rivoluzione industriale richiede un approccio lungimirante perché sono in arrivo dei cambiamenti radicali. Sensori intelligenti in grado di vedere potranno raccogliere grandi volumi di dati ed essere più che dei semplici interruttori per il controllo dei processi produttivi industriali. Distinguere componenti di buona qualità da componenti di scarto tramite un sensore è il classico esempio di una valutazione binaria, ma è lungi dall’essere una soluzione pionieristica per una fabbrica intelligente. Se i dati raccolti dal sensore possono essere utilizzati, però, per implementare misure specifiche e impedire la produzione di pezzi scadenti, ciò può aumentare di molto il valore aggiunto e i vantaggi della soluzione. SICK AppSpace rappresenta un passo importante verso il futuro digitale. L'ecosistema SICK AppSpace offre agli integratori di sistemi e agli OEM la libertà e la flessibilità di sviluppare il software applicativo per le loro attività specialistiche direttamente sui sensori SICK programmabili. Questo consente di creare soluzioni personalizzate per soddisfare gli specifici requisiti del cliente. SICK AppSpace unisce software e hardware e si compone di due elementi: i sensori SICK programmabili e SICK AppStudio, una piattaforma di sviluppo delle applicazioni. L'architettura versatile e i dispositivi programmabili generano dati utilizzabili per erogare servizi via cloud nell'ambito di Industry 4.0. Il software è installato sul sensore e può trasmettere le informazioni direttamente. Ciò fornisce agli utenti il miglior supporto possibile per il controllo di qualità, la tracciabilità e la manutenzione predittiva.

Mariarita Della Ragione - Danfoss

Nuovi scambiatori di calore serie Z - L'OEM può migliorare le performance ambientali dei propri chiller

Il segreto dell'ultima novità Danfoss nel settore degli scambiatori di calore a micropiastre risiede in un particolare schema dei canali delle piastre che promuove un flusso asimmetrico a forma di Z del fluido attraverso le piastre stesse. Questo accorgimento non solo massimizza la superficie di trasferimento del calore, ma assicura anche che la fase liquida e la fase vapore del refrigerante restino in equilibrio portando a un contatto termico uniforme con la linea acqua del sistema. Di conseguenza, la medesima capacità di trasferimento del calore può essere ottenuta con un numero inferiore di piastre facendo risparmiare costi e spazio in caso sia di retrofitting che di nuove installazioni. L'importanza di questa innovazione non può essere sottovalutata in un momento in cui architetti e committenti di tutta Italia sono alla ricerca di tecnologie capaci di supportare i nuovi concetti di edifici energeticamente efficienti. I nuovi scambiatori serie Z non solo facilitano un balzo in avanti in termini di efficienza energetica, ma consentono anche una riduzione del volume del refrigerante e, richiedendo per la costruzione una minor quantità di materie prime, migliorano anche l'efficienza nel consumo di risorse. Grazie a tutto questo, i fabbricanti più lungimiranti hanno a loro disposizione una soluzione perfetta per rivolgersi a un crescente mercato che richiede prodotti maggiormente snelli ed ecosostenibili. La famiglia di prodotti della serie Z prevede differenti dimensioni e capacità in risposta alle richieste del settore. Il primo prodotto rilasciato è stato il modello C62L-EZ a circuito singolo, progettato per applicazioni di refrigerazione all'interno di grandi edifici commerciali come hotel, uffici e data center. Nei giorni scorsi è stato invece rilasciato il modello C118L-EZ, ottimizzato per chiller ad alta efficienza con capacità comprese tra 70 e 200 kW. Utilizzando la medesima tecnologia innovativa, tutti i modelli di evaporatore serie Z sono stati creati prestando attenzione sia ai nuovi edifici che ai retrofitting, tenendo conto sia delle installazioni rooftop che di quelle sotterranee. I nuovi scambiatori sono compatibili con gli altri prodotti Danfoss e adatti all'impiego in sistemi oil-free. Per gli smart building di oggi e di domani, gli scambiatori a micropiastre Danfoss serie Z offrono le migliori prestazioni sul mercato. Grazie alla loro efficienza e ai loro vantaggi economici, sono inoltre adatti per le nuove applicazioni a recupero di calore, come nel caso del trasferimento del calore dai chiller dei data center ai sistemi di teleriscaldamento.

Daniela Pradella - GE Power Controls

L’innovativa tecnologia di GE Jenbacher alimenta un impianto di trigenerazione in Italia

GE ha annunciato l’entrata in servizio commerciale del suo motore a gas Jenbacher J312 nella centrale italiana di trigenerazione di Ramaplast S.p.A. a Castelnuovo Scrivia, in provincia di Alessandria. La centrale produce oltre 600 kilowatt di energia elettrica all'anno e più di 700 kilowatt di energia termica nei mesi estivi e invernali. Ramaplast ha inoltre stipulato con GE un contratto pluriennale di servizi valido per 16 anni o per 80.000 ore di funzionamento. “La collaudata tecnologia dei motori a gas di GE Jenbacher in una soluzione containerizzata ‘plug and play’, non solo si adatta perfettamente, per disponibilità e affidabilità, alle produzioni in plastica e alle nostre altre attività, ma va incontro anche alla strategia del Governo italiano di promuovere uno scenario energetico basato su un modello di distribuzione energetica localizzata e di piccole dimensioni”, ha dichiarato il responsabile della gestione energetica di Ramaplast, Roberto Stella. “Inoltre la soluzione compatta containerizzata di GE sfrutta nel migliore dei modi lo spazio disponibile nel nostro stabilimento.” La nuova centrale a trigenerazione di Ramaplast a Castelnuovo Scrivia genera riscaldamento, refrigerazione ed energia elettrica per l'azienda, che produce scatole di plastica per usi vari come, ad esempio, i contenitori per compresse. La centrale funziona anche come soluzione di back up e può operare con funzionamento in isola grazie al motore a gas, che fornisce energia alla centrale principale anche senza connessione alla rete elettrica nazionale ed è dotato di un dispositivo di controllo per importazione ed esportazione di energia elettrica denominato “scambio zero”. Queste caratteristiche non solo permettono al motore a gas di produrre dal 50 al 100% dell'energia elettrica necessaria allo stabilimento senza collegarsi alla rete nazionale italiana, ma anche di vendere alla rete l'energia prodotta. “Nel settore industriale esiste una tendenza alla generazione propria di elettricità, particolarmente nelle grandi aziende operanti nel segmento della plastica, che ne consumano quantità ingenti”, ha dichiarato Leon van Vuuren, responsabile regionale delle vendite della divisione GE Distributed Power in Europa, Nordafrica, Turchia e India. “Il motore a gas J312 di GE permetterà a Ramaplast di risparmiare sui consumi elettrici acquistati in passato dalla rete e di migliorare l’efficienza termica. L'impianto compatto containerizzato è la soluzione perfetta per Ramaplast, perché può essere installato nel poco spazio disponibile nello stabilimento e tiene conto delle esigenze dell’azienda riguardo alla centrale di trigenerazione. Inoltre, gli investimenti di Ramaplast sono protetti da un contratto pluriennale personalizzato, che abbina le più recenti innovazioni tecnologiche degli OEM a una gamma completa di soluzioni di gestione delle prestazioni degli impianti, comprendente un’assistenza operativa, ricambi originali e riparazioni”. Il motore J312 di GE funziona a gas naturale ed è stato venduto in container in modo da poter funzionare con pochi componenti aggiuntivi, cablaggi e connessioni elettriche. Il motore a gas è stato prodotto nello stabilimento di GE a Jenbach (Austria) mentre il container è stato realizzato nella fabbrica ungherese di Veresegyház.

Giampiero Bozzetto - Saia Burgess Controls Italia

Nuovo controllore PCD2 di SBC: performante, compatto e modulare

Soluzione di automazione sostenibile per edifici e infrastrutture, liberamente programmabile per applicazioni di ogni dimensione, fino a 14 interfacce di comunicazione, espandibile localmente fino a 1.024 ingressi/uscite Saia-Burgess Controls AG (SBC) presenta il nuovo controllore PCD2.M4x60 come soluzione di automazione sostenibile per edifici e infrastrutture. La CPU modulare è performante, compatta ed espandibile a livello locale. I controllori di Saia Burgess Controls sono noti e apprezzati per il loro mantenere la compatibilità con le generazioni precedenti di Saia PCD® e per la modularità e la flessibilità offerta anche nei modelli più compatti. Il nuovo controllore PCD2.M4x60 si basa su una forma costruttiva piatta e di ingombro ridotto, che viene impiegata già da diversi anni nei settori impiantistici e OEM. Questa CPU modulare, liberamente programmabile, si presta per applicazioni sia di piccole che di grandi dimensioni, come ad esempio nel controllo di macchine, nell’automazione di edificio e nell'automazione delle infrastrutture. Piattaforma ad alte prestazioni - struttura modulare del sistema - due versioni La versione “base” PCD2.M4160 dispone di quattro slot liberamente utilizzabili per moduli di ingresso e di uscita PCD2, di un'interfaccia RS-485, di un connettore USB e di un'interfaccia Ethernet con due porte. Inoltre è presente uno slot libero per un ulteriore modulo d'interfaccia di serie. Oltre a una sufficiente potenza di elaborazione, la versione base del controllore universale dispone di una memoria operativa da 512 kByte e di una memoria flash di 8 MByte per i dati. La memoria dati si può espandere fino a 2 GByte mediante schede di memoria flash SD. La versione "grande" del PCD2.M4560 dispone di una memoria operativa di oltre 2 MByte per applicazioni di comunicazione impegnative con BACnet e LonWorks. La memoria dati integrata di 128 MByte si può espandere fino a 4 GByte. Sono presenti anche un'ulteriore interfaccia integrata RS-485 con separazione galvanica e un ulteriore slot per un modulo Profibus. Complessivamente sono possibili fino a 14 interfacce di comunicazione (RS-232/485, Modbus, M-Bus, BACnet MS/TP, LON FTT-10, DALI, MP-Bus ecc.). Sono installabili direttamente sulla CPU fino ad un massimo di 64 ingressi/uscite, che possono essere ampliati fino a 1.024 I/O. Senza batteria grazie alla tecnologia della nuova memoria FRAM Grazie alla tecnologia della nuova memoria FRAM, il nuovo PCD2.M4x60è adatto anche per impieghi senza interventi di manutenzione. Questa memoria non volatile protegge i dati operativi correnti a lungo termine e in modo sicuro anche in caso di interruzione dell’alimentazione. Si può quindi rinunciare completamente a una batteria, a tutto vantaggio di una riduzione delle spese di esercizio.

Mouser
Massimo Beatrice - Wika Italia S.r.l. & C.

Nuovo trasduttore di pressione TI-1 con elaborazione del segnale per clienti OEM

WIKA ha aggiunto un nuovo trasduttore di pressione al suo portafoglio prodotti: il modello TI-1, con elaborazione del segnale digitale, è un sensore veloce e preciso, ideale per l’integrazione in datalogger, trasmettitori di processo e strumenti portatili. Il modello TI-1 fornisce un segnale del sensore già elaborato, per il quale non è necessaria alcuna compensazione supplementare. Questo consente una facile integrazione del trasduttore nella rispettiva applicazione. I campi di misura disponibili vanno da 0 ... 0,4 bar a 0 ... 1.000 bar con una precisione complessiva fino allo 0,25% dello span e una non- linearità max. di 0,125% dello span (BFSL). I segnali digitali UART, I²C e SPI sono già disponibili; segnali analogici o di commutazione sono disponibili su richiesta. L'interfaccia digitale del modello TI-1 fornisce inoltre la temperatura del sensore che, in considerazione del suo design, è vicina alla temperatura effettiva del fluido di processo.

SDProget Industrial Software

Progettare con semplicità ed efficienza

Analisi di SPAC Automazione e EsaPro PeID i software dedicati alla progettazione CAD di schemi di processo e schemi elettrici, sviluppato su tecnologia Autodesk OEM 2014, il nuovo motore grafico equivalente ad Autocad 2014 . Esempio: esportazione targhette marcatura morsetti e conduttori

Michele Rubicondo - SDProget Industrial Software

SPAC Automazione 2015 - La nuova versione del più diffuso ed apprezzato software CAD per l’ambiente elettrico in Italia

SPAC Automazione 2015: la nuova versione del più diffuso ed apprezzato software CAD per l’ambiente elettrico in Italia. Dopo più di 25 anni dalla prima versione, SDProget presenta questa nuova edizione che porta con sé importanti migliorie che renderanno la progettazione altamente automatizzata, garantendo alta produttività nella realizzazione degli impianti elettrici. E’ sviluppato con tecnologia Autodesk OEM, il motore grafico di AutoCAD.

I-Care - I-CARE GROUP

Controllo remoto asset nel settore alimentare. Esperienze reali in Italia e all'estero raccontate dal Gruppo Pavan

La manutenzione predittiva e proattiva, controllo remoto dello stato di salute degli asset nel settore alimentare. Studio della maggiore sicurezza per l'OEM, un servizio di valore per l'end user. Esperienze reali in Italia e all'estero direttamente raccontate dal Gruppo Pavan, leader nelle macchine per pastifici.

Circuito EIOM