Mitsubishi Electric Hydronics & IT Cooling Systems estende la propria gamma di pompe di calore a marchio Climaveneta e introduce i-FX-Q2: l’innovativa unità che unisce ai già noti vantaggi della gamma INTEGRA tutte le potenzialità della tecnologia a velocità variabile. Combinando la logica INTEGRA con la tecnologia inverter, applicata sia ai compressori che ai ventilatori, i-FX-Q2 fa un ulteriore passo avanti in termini di efficienza. La modulazione in continuo della velocità di rotazione dei compressori e dei ventilatori, permette infatti all’unità di seguire con precisione estrema qualsiasi combinazione di carico termico, garantendo al cliente un utilizzo ottimale della potenza assorbita e sprechi energetici estremamente ridotti. I benefici in termini di performance sono immediati: valori SCOP +20% e SEER +32% più elevati rispetto alle tradizionali unità a velocità fissa.Disponibile con capacità frigorifere da 341 a 1124 kW, i-FX-Q2 può essere ulteriormente personalizzata in base a specifiche richieste progettuali. Un determinato carico frigorifero può essere soddisfatto privilegiando un ridotto investimento iniziale (priorità di potenza frigorifera), oppure puntando al massimo risparmio energetico annuale e ad un rapido payback (priorità efficienza). I vantaggi della tecnologia a velocità variabile applicata alle unità 4 tubi. L’impiego della tecnologia a velocità variabile di rotazione consente di ottenere prestazioni molto elevate in particolar modo ai carichi parziali, la condizione di funzionamento più frequente. Un'unità polivalente viene infatti selezionata in modo da coprire il picco massimo di richiesta che, a seconda del paese d'installazione, può essere quello estivo o quello invernale. Ciò implica che per tutto il resto dell'anno, e quindi per la maggior parte del tempo, l'unità lavori a carichi parziali; condizione in cui i-FX-Q2 raggiunge la sua massima efficienza energetica. In termini pratici, il TER (Total Efficiency Ratio), che calcola l’efficienza reale dell’unità tenendo conto del suo funzionamento in caldo e in freddo, raggiunge valori del 19% più elevati rispetto a quelli di un’analoga unità con compressori a velocità fissa. Affidabilità totale in tutte le condizioni operative. Assenza di correnti di spunto. Le pompe di calore i-FX-Q2 INTEGRA montano due compressori VSD (Variable Speed Drive) installati su due circuiti completamente indipendenti. Una configurazione pensata per assicurare una manutenzione semplificata dei componenti e una perfetta ridondanza dei circuiti. La tecnologia inverter assicura inoltre correnti di spunto minime, inferiori a qualunque altra modalità di avviamento. Questo significa che, anche senza l’ausilio di modalità di avviamento alternative (soft start, stella/delta), lo stress sulla componentistica elettrica e meccanica viene ridotto a zero. Funzionamento super silenzioso Con i-FX-Q2 le emissioni sonore sono tanto più ridotte quanto più spinta è la parzializzazione. Considerando unità analoghe con un carico pari al 50% rispetto al massimo erogabile dall’unità, i-FX-Q2 assicura una diminuzione dei livelli sonori di 5 dB rispetto ad unità a velocità fissa, garantendo il massimo comfort acustico per la maggior parte dell’anno. Un ulteriore abbattimento dei livelli sonori deriva dalla disponibilità di diverse versioni acustiche (-10dB per la versione SL, -13dB per la versione XL) e da una vasta gamma di accessori che permettono l’allestimento della macchina in 8 configurazioni diverse. Il modulo +2P per la produzione di acqua a temperature molto alta +2P è l’innovativa soluzione per la produzione di acqua ad altissima temperatura. In aggiunta alla produzione di acqua fredda a 7-12°C e acqua calda a 40-45°C, il modulo +2P, installato all’interno dell’unità INTEGRA, permette di produrre contemporaneamente acqua calda sanitaria con temperature fino a 78°C. Tre diversi fabbisogni termici vengono così soddisfatti in maniera del tutto indipendente e senza l’ausilio di ulteriori fonti integrative.
Sara Di Clemente
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Laboratori, archivi, musei e applicazioni di processo: in tutti questi ambienti i parametri di temperatura e umidità influenzano pesantemente su misurazioni, test ed immagazzinamento di merci sensibili. Precisione è quindi l’elemento chiave di i-ACCURATE PRECISE, la nuova gamma di condizionatori ad espansione diretta firmata Climaveneta e pensata per abbinare massima efficienza e i più elevati standard di qualità dell'aria, temperatura e controllo dell'umidità. Dotato di una batteria modulante per il post-riscaldamento a gas caldo combinata ad un compressore DC inverter, l’unità i-ACCURATE PRECISE raggiunge una calibrazione estremamente precisa dei parametri di temperatura e umidità da un lato, e una perfetta modulazione della capacità frigorifera dall’altra. I risultati sono ciò che di più vicino c’è alla perfezione, con il condizionatore in grado di garantire un’oscillazione di temperatura da -0.3 a +0.3°C, valori di R.H. compresi tra -2% e +2%, e livelli di efficienza imbattibili anche a carichi bassi o nulli. I ventilatori sono di tipo EC ad alta efficienza e vengono montati come standard su tutta la linea. La tecnologia concentrata all’interno di questi componenti consente di modulare perfettamente la portata aria ai carichi parziali, riducendo del 25% la potenza assorbita e di 4-5dB le emissioni acustiche rispetto ad analoghe soluzioni disponibili nel mercato. Il cuore di i-ACCURATE PRECISE è il controllore EVOLUTION+ caratterizzato da algoritmi dedicati e sviluppato internamente per assicurare massima affidabilità, efficienza, e controllo perfetto anche con capacità frigorifere prossime allo 0. Tutti i parametri sono inoltre configurabili e personalizzabili, per permettere ad i-ACCURATE PRECISE di rispondere in maniera flessibile alle richieste progettuali più diversificate. Disponibili nella versione ad acqua e ad aria, i-ACCURATE PRECISE è disponibile oggi in due diverse taglie, i-AX/AW 12 e i-AX/AW 18 con potenze frigorifere da 0 kW (carico nullo) a 12kW o 17 kW. Le unità possono essere ulteriormente customizzate mediante l’aggiunta di accessori, sempre accompagnati da un vero e proprio approccio su misura tanto caro a Climaveneta per rispondere ai requisiti più sfidanti delle applicazioni mission-critical.
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C’è un chiaro trend che sta diventando comune nell’industria dei data center: innalzare le temperature dei server aiuta ad abbattere i costi energetici. Recenti studi hanno infatti dimostrato che un aumento, anche sensibile, delle temperature interne degli ambienti IT, può contribuire a tagliare la spesa energetica dell’edificio senza compromettere la funzionalità delle macchine. La soluzione proposta da Climaveneta, azienda del gruppo Mitsubishi Electric, è ‘SMART’: una nuova versione di unità close control in grado di gestire temperature dell’aria in entrata fino a 40°C. Disponibile sia per la gamma ACCURATE ad espansione diretta si a per la gamma inverter i-ACCURATE, la configurazione SMART permette di ottimizzare le performance del circuito d’acqua primario ad elevate temperature, aumentando così le prestazioni del chiller da un lato e il campo di lavoro del free-cooling dall’altro. Prendendo come esempio un data center che mostri un aumento della temperatura d’acqua del chiller di 6°C, l’unità interna SMART contribuisce ad incrementare del 23% la potenza frigorifera del chiller esterno, migliorando del 16% l’efficienza generale dello stesso. Anche il funzionamento in free-cooling beneficia della nuova situazione, con il chiller esterno in grado di sfruttare temperature dell’aria più alte. Migliori prestazioni a temperature elevate che non implicano una minore sicurezza. La versione SMART è stata ideata per aumentare l’efficienza del data center assicurando lo stesso grado di affidabilità delle gamme ACCURATE e i-ACCURATE standard. Tutti i prodotti sono equipaggiati con componenti d’alta qualità, come i ventilatori EC PUL inverter in grado di assicurare una modulazione estremamente precisa del flusso d’aria e un assorbimento di energia ridotto del 25%. Per le unità inverter, invece, degni di nota sono i compressori DC inverter di ultima generazione, studiati per garantire un’efficienza imbattibile ai carichi parziali. Il cuore pulsante delle nuove unità è Evolution+, il controllore integrato di ultima generazione che si adatta velocemente alle condizioni e ai parametri ambientali. Basato su un algoritmo avanzato denominato ADS (Adaptive Set Point), Evolution + è in grado di attivare, quando necessario, la funzione ACTIVE REDUNDANCY che consente di bilanciare dinamicamente i carichi termici delle unità. Il free-cooling è invece gestito dalla funzione ACTIVE FREE-COOLING che assicura una gestione ottimale delle unità, apportando notevoli vantaggi sia in termini di efficienza sia di affidabilità. ACCURATE e i-ACCURATE SMART sono oggi disponibili nelle due versioni dual fluid (AD e AT) e in quella free-cooling (AF), con una copertura frigorifera da 24 a 144kW. Le nuove unità entrano a far parte di una vasta gamma di soluzioni che si estende dalle unità per il condizionamento localizzato a quelle perimetrali, andando a posizionarsi come segmento specializzato all’interno della gamma close control. Una nuova versione altamente configurabile, concepita per fornire ai manager IT la risposta ideale ai requisiti dei moderni data center.
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Decathlon è leader mondiale nella creazione, produzione e distribuzione di articoli sportivi. Il primo negozio è stato aperto in Francia nel 1976, con l’obiettivo di riunire in un unico punto vendita abbigliamento e attrezzature per tutti gli sportivi, al miglior prezzo possibile. Oggi il Gruppo conta più di 50.000 dipendenti ed oltre 550 negozi in tutto il mondo. Decathlon ha un forte focus su sostenibilità e rispetto ambientale, che si riflette sullo sviluppo di nuovi punti vendita più efficienti e meglio inseriti nell’ambiente che li circonda. In linea con i valori aziendali, Decathlon sta quindi studiando soluzioni più ecologiche per tutti i propri edifici, inclusa la nuova logistica di Brandizzo, inaugurata a fine Aprile ed in fase di certificazione LEED. L’hub nasce con lo scopo di rifornire in maniera tempestiva e sostenibile 25 negozi del Nord Italia, riducendo quindi sia i tempi di riassortimento dei punti vendita che il traffico su gomma. Il centro ha una superficie lorda di 23mq circa ed è strutturato su due cellule, una con prevalenza di picking e l’altra per lo stoccaggio di materiali voluminosi. La struttura ospita anche un centro Click&Collect per il ritiro della merce acquistata on-line ed un laboratorio regionale che si occupa di riparare i prodotti Decathlon danneggiati, per aumentarne la durabilità. Questa logistica presenta inoltre un layout assolutamente innovativo, che sarà poi replicato presso tutti i poli logistici Decathlon del Mondo, basato su piani ammezzati automatizzati, che consentono di gestire i processi in maniera più veloce, sostenibile e più redditizia. Poiché l’edificio è in fase di certificazione LEED, fin dalle prime fasi di progettazione è stata data grande attenzione alla sostenibilità. Sono quindi state fatte scelte green sia per quanto riguarda la struttura passiva con l’utilizzo di materiali riciclabili per le pavimentazioni e più in generela per tutte le opere civili, che per gli impianti meccanici. Tutta l’illuminazione è garantita con le luci a LED ad alto risparmio energetico, controllate da una demotica spinta che consente di illuminare solo le aree occupate. Sul tetto sono installati pannelli fotovoltaici ad alto rendimento, che consentono di produrre più di 350 kW di fotovoltaico e di andare in autoproduzione in fase estiva. Per quanto riguarda gli altri requisiti LEED sono stati predisposti il recupero delle acqua piovana per scopi di irrigazione, sono stati installati particolari sanitari per incidere il meno possibile sul consumo idrico dell’acqua potabile cioè con portate ridotte al minimo, e soprattutto è stato previsto il recupero dell’energia per il fabbisogno eccezionale di riscaldamento e condizionamento grazie al recupero termodinamico delle unità roof top. Grande attenzione è stata infatti data al comfort dei 150 addetti del centro, che è stato interamente climatizzato, per creare un clima gradevole durante tutto l’anno. Roberto Valentini, Project Manager Decathlon Italia afferma: “Decathlon ritiene che i propri dipendenti abbiano bisogno di un’ambiente lavorativo salubre e salutare per massimizzare il loro benessere e favorire un clima altamente produttivo. A Brandizzo si è scelto quindi di climatizzare l’itera superficie, compresa l’area deposito, per garantire ai colleghi un comfort di alta qualità.” FOCUS SULLA CLIMATIZZAZIONE La climatizzazione della nuova logistica è affidata a 15 unità roof top reversibili con sorgente aria ad elevata efficienza di tipo WSM di Climaveneta. 10 di queste unità sono dedicate agli spazi aperti, 4 solo ai mezzanini meccanizzati ed 1 ai laboratori, per una portata d’aria totale di circa 340.000 m3/h. Nel dettaglio sono quindi state installati 7 WSM/CE 402 con free-cooling e 8 WSM/ HR con recupero di calore termodinamico per massimizzare l’efficienza energetica dell’impianto in qualsiasi condizione climatica. L’elevato COP delle unità Climaveneta, in grado di superare il 5, consente quindi non solo di rispettare i prerequisiti della certificazione LEED ma anche di soddisfare le rese a -7° e +33°imposte dalla normativa della regione Piemonte. Tutte le distribuzioni avvengono attraverso diffusione aria ad alta induzione quindi con ugelli termostatici a copertura dell’area dei depositi, mentre nei laboratori è stato installato un canale microforato ad alta induzione, che consente di raggiungere ovunque le migliori condizioni di comfort. Nonostante il capannone abbia un’altezza di 14 metri ed i canali siano stati installati a 13.70m, grazie all’ausilio degli ugelli e dei canali microforato è possibile quindi raggiungere anche le zone più protette all’interno dell’edificio. Alessandro Bergui, M&E designer, Techbau SpA afferma: “Oggi nel mondo gli edifici sono la prima causa di inquinamento e di produzione di CO2. Le auto che guidiamo sono Euro6 o Euro7, mentre gli edifici in cui viviamo non hanno ancora lo stesso focus sul contenimento degli sprechi energetici. Per il futuro nostro e dei nostri figli è fondamentale iniziare a ragionare per gli edifici come siamo già abituati a fare per l’automotive, certificando cioè il loro contenuto energetico.” e prosegue “Seguendo questa filosofia presso la nuova Logistica Decathlon abbiamo cercato di sfruttare al massimo l’energia rinnovabile, che non sfrutta combustibili fossili e non emette CO2, installando un campo fotovoltaico e selezionando unità per la climatizzazione con sorgente aria ad elevata efficienza.”
- Sara Di Clemente
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Grazie agli oltre dieci anni di esperienza nella progettazione di unità con compressori centrifughi oil-free, Climaveneta, azienda del gruppo Mitsubishi Electric, presenta TX-W: la nuova gamma di refrigeratori che combina l’elevato contenuto tecnologico dei compressori con un approccio altamente configurabile, efficienze stagionali e a pieno carico straordinarie e un range di potenza che si estende fino a 4,2 MW. Pensato per superare il limiti della progettazione tradizionale, TX-W si veste di un look tutto nuovo caratterizzato da un layout estremamente versatile. L’unità è in grado infatti di alloggiare da uno a sei compressori oil-free e sei coppie di scambiatori che possono essere flessibilmente disposti sia in orizzontale che in diagonale, in base alle esigenze impiantistiche e allo spazio a disposizione. Il risultato è una gamma completa di 63 possibili combinazioni che offrono ai clienti una vasta possibilità di scelta, sia per applicazioni che lavorano a bassa temperatura di condensazione, che in sistemi a temperatura più alta che prevedano l’utilizzo di dry cooler. E grazie alla possibilità di produrre acqua in uscita dall’evaporatore fino a 20°C, TX-W si adatta perfettamente anche alle esigenze più sfidanti di applicazioni mission-critical e di processo. Alle elevate efficienze a pieno carico e ai carichi parziali garantite dal compressore oil-free, Climaveneta affianca scelte tecnologiche innovative mirate a incrementare ulteriormente le già eccellenti performance del chiller. Gli scambiatori, ad esempio, sono stati accuratamente disegnati per garantire il minor approccio possibile tra il refrigerante in cambio di fase e l’acqua. Un design d’eccellenza che incrementa la capacità frigorifera e la riduzione del lavoro di compressione, con benefici immediati in termini di efficienza globale dell’unità. Cuore pulsante del nuovo chiller è il controllore CX4 caratterizzato da un hardware e software esclusivi, progettati internamente per padroneggiare tutti i componenti dell’unità (compressori, valvole, ecc.) in maniera dinamica e ottimizzata. Nelle unità a più compressori che lavorano in regime di parzializzazione, per esempio, la logica esclusiva ‘jumping staging’ permette di attivare la combinazione più vantaggiosa di compressori, garantendone in ogni momento la migliore operatività. L’accesso a tutte le variabili gestite da CX4 è disponibile attraverso un’interfaccia touch screen personalizzata o attraverso il KIPlink, l’innovativa interfaccia macchina sviluppata da Climaveneta che gestisce i parametri operativi delle macchine direttamente da dispositivo mobile. La linea TX-W copre un range di potenze frigorifere da 246 a 4,2 MW, con valori di efficienza a pieno carico superiori a 6,5 (EER gross) ed efficienze stagionali oltre 10,2 (ESEER gross). Le unità sono disponibili inoltre nella versione con refrigerante HFO1234ze a basso GWP (potenziale di riscaldamento globale) che offre ai clienti un’alternativa ecologica ai refrigeranti HFC. Tutte le unità possono essere selezionate mediante l’esclusivo software di selezione ELCA STUDIO, in grado di individuare la miglior proposta di chiller in base alla capacità frigorifera richiesta. E per completare l’offerta, TX-W vanta un ventaglio completo di accessori e dispositivi aggiunti come la cofanatura acustica a due livelli di insonorizzazione, il dispositivo di rilevazione del refrigerante per il controllo del gas in ambienti chiusi e un dispositivo ‘Fast Restart’ che assicura un rapido ripristino della potenza frigorifera in caso di interruzione dell’alimentazione elettrica.
- Sara Di Clemente
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Inaugurato pochi mesi fa il nuovo Unicredit Pavilion sorge nel cuore del rinato quartiere Porta Nuova di Milano e rappresenta la partecipazione del Gruppo Bancario ad Expo 2015. L’architetto Italiano Michele De Lucchi è stato scelto per progettare questo luogo di incontro capace di ospitare eventi, conferenze e concerti. Il complesso polifunzionale può ospitare fino a 700 persone contemporaneamente o essere diviso in spazi più piccoli grazie ai suoi componenti modulari, per promuovere il dialogo, la partecipazione, la sperimentazione. Federico Ghizzoni AD di Unicredit ha affermato che la sua società aveva fortemente voluto un edificio che riflettesse l’identità del brand ed allo stesso tempo che rappresentasse l’architettura Italiana “Questo edificio risponde al nostro impegno di costruire relazioni più profonde con le comunità in cui operiamo e contribuire al loro sviluppo economico in modo sostenibile”. La forte attenzione di Unicredit verso la sostenibilità è dimostrata anche dalla certificazione LEED GOLD in fase di ottenimento per il nuovo edificio e dalle tecnologie all’avanguardia utilizzate nel progetto. FOCUS SULLA CLIMATIZZAZIONE Il comfort all’interno del Padiglione è garantito da 2 unità polivalenti Climaveneta ERACS2-WQ 1502, collegate all’anello d’acqua che serve l’intera area di Porta Nuova. L’impianto è tanto semplice quanto innovativo, il primo ed unico di questo tipo in Italia, ed assolutamente innovativo in tutta Europa. Questo si basa sull’acqua di prima falda, presente in abbondanza nell’area interessata, che forma un anello in grado di servire l’intero quartiere. Dall’anello, che si prende l’acqua da 12 pozzi di emungimento, ogni edificio ottiene acqua di falda per il funzionamento del proprio impianto, ottenendo così una produzione di acqua calda e refrigerata totalmente indipendente. “Grazie all’utilizzo dell’acqua di falda è possibile produrre caldo e freddo con la massima efficienza possibile, senza alcuna emissione di CO2 in ambiente. Il sistema così pensato consente inoltre di azzerare le emissioni sonore perché le unità per la climatizzazione sono sempre installate in locali tecnici all’interno degli edifici” afferma Francesca Martinoli, ingegnere associato allo studio Ariatta Ingegneria dei Sistemi, responsabile della progettazione del super impianto che serve l’intera area di Porta Nuova. L’ultimo edificio collegato all’anello d’acqua è il nuovo Unicredit Pavilion. Dal punto di vista ingegneristico questo edificio ha rappresentato una vera sfida vista la sua forma assolutamente insolita, creata da volumi non costanti, da una struttura in legno e calcestruzzo e da una facciata completamente costituita in vetro. L’architetto Michele De Lucchi ha dato disposizioni affinché l’impianto di climatizzazione risultasse praticamente invisibile in tutti gli ambienti dell’edificio. Per questo motivo, e considerata la struttura dell’edificio, si è pensato di utilizzare un approccio assolutamente innovativo scegliendo la progettazione integrata BIM per l’intero progetto. E’ quindi stato creato un team di progettazione, composto da architetti, ingegneri strutturali e termotecnici per lavorare insieme intorno ad un unico modello 3D, aggiungendo così i vari componenti ed impianti in maniera coordinata e simultanea. Nella progettazione dell’impianto di climatizzazione la parola chiave è stata flessibilità. Considerata la polifunzionalità dell’edificio si è infatti dovuto optare per la creazione di impianti diversi per le diverse sezioni della struttura. Al piano terra ad esempio, poiché l’auditorium può essere utilizzato per piccoli eventi o grandi manifestazioni in grado di ospitare fino a 700 persone, è stato progettato un impianto modulare a tutt’aria con un’UTA installata nel piano tecnico, collegata ad unità canalizzate poste nel seminterrato. Da qui si dirama una rete di canali che servono i vari plenum posizionati sotto al pavimento, rendendo così l’impianto totalmente invisibile, escluse alcune piccole griglie poste a terra. Sono inoltre stati installati alcuni kit di separazione che dividono i flussi d’aria sulla base delle diverse configurazioni degli spazi interni rendendo sempre possibile il settaggio di temperatura ed umidità diversi in ogni ambiente. Infine per massimizzare ulteriormente l’efficienza energetica dell’impianto, adattandolo cioè alle reali esigenze di carico, sono state installate in ambiente alcune sonde di CO2. Al primo piano dell’edificio sorge invece un asilo, con esigenze di climatizzazione totalmente diverse da quelle dell’auditorium. Per massimizzare il comfort dei bambini, si è pensato in questo caso ad un impianto a panelli radianti con ricambio di aria primaria, completamente integrato nell’architettura dell’edificio. Il terzo piano infine è dedicato ad una lounge, uno spazio aperto per il quale si è pensato di nuovo ad un impianto a terra con terminali posizionati sotto al pavimento e canali di aria primaria sul soffitto ma perfettamente integrati tra le travi di legno per combinare comfort, flessibilità e ridotto impatto estetico. L’intero progetto ha rappresentato una grande sfida dal punto di vista ingegneristico ed architettonico poiché “La maggior parte dei componenti del padiglione hanno richiesto un lavoro considerevole sia in fase di progettazione che di realizzazione, rendendo l’intero processo costruttivo piuttosto difficile” come ha spiegato Serena Massimi, Responsabile dello Sviluppo e della Gestione dell’Unicredit Pavilion. Ma l’effetto finale è brillante sia in termini di sostenibilità che di architettura e Unicredit Pavilion ha oggi l’ambizione di diventare il padiglione permanente di una Milano che cambia, e che Climaveneta con le sue soluzioni altamente efficienti, sta aiutando a cambiare.
- Sara Di Clemente
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Il funzionamento ottimale di un datacenter dipende dal grado di integrazione dell'edificio con i suoi sistemi elettrici e meccanici. È un dato di fatto quindi che proprietà e progettista debbano considerare come fattore critico in ogni loro decisione l'effetto che questa avrà sul ciclo di vita integrato dell'ambiente IT nella sala computer. Tenendo questo in mente, l’Uptime Institute, un'organizzazione imparziale focalizzata sul miglioramento delle prestazioni, dell'efficienza e dell'affidabilità delle infrastrutture, ha creato il sistema di classificazione standard Tier. Questo classfica i datacenter in quattro livelli: TIER I, II, III e IV. Questi livelli corrispondono a un certo numero di garanzie sul tipo di materiale impiegato utilizzato per assicurare la sua ridondanza. Il Tier IV rappresenta oggi il livello più alto di garanzia che un datacenter possa offrire, con una disponibilità del 99.9%. Questi data center sono completamente ridondanti a livello di circuiti elettrici, di raffreddamento e di rete, la loro architettura permette infatti di far fronte a incidenti tecnici gravi senza mai interrompere la disponibilità dei server. In Italia esistono attualmente solo 3 data center che hanno ottenuto la certificazione Tier IV sulla struttura e Climaveneta è il fornitore dell’impianto di raffreddamento in 2 di questi: Fastweb e Unipol. FOCUS SUL RAFFREDAMENTO Fastweb, un operatore delle telecomunicazioni Italiano, posseduto al 100% da Swisscom, ha deciso di costruire un nuovo data center per offrire ai propri client il massimo livello di sicurezza possibile. Questo ha portato la società alla scelta di ottenere, come prima struttura in Italia, la certificazione Tier IV (Certification of Constructed Facilities) con un forte focus anche sulla qualità costruttiva e sull’efficienza energetica. La selezione delle unità per il raffreddamento è stata fatta considerando i parametri di funzionamento reali del sistema (temperatura, carichi, ecc..) e la sua specifica logica di funzionamento. Sono quindi stati selezionati 4 chiller ad elevata efficienza TECS2 0652 SL-CA-E di Climaveneta, ed il sistema di controllo ClimaPRO, attraverso il quale è possibile garantire il funzionamento in parallelo di tutti e quattro i gruppi frigo, in modo da massimizzare il coefficiente di resa frigorifera EER in ogni condizione di carico del data center.
- Sara Di Clemente
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La capacità dei data center è in forte crescita, in conseguenza al costante aumento delle connessioni IP, del traffico e delle esigenze di stoccaggio dati, dando sempre più spesso vita a grandi super data center. Da una recente analisi di mercato BSRIA si evince che questo tipo di strutture è molto aperto ad utilizzare tecnologie “nuove” rispetto ad un data center più tradizionale, optando spesso per una combinazione di refrigeratori ad aria o ad acqua e free cooling, cambiando così di fatto il mercato della climatizzazione di precisione. Guardando al mercato mondiale dei data center la quota maggiore è quella detenuta dal Nord America con il 40%, seguito dalla Cina con poco più del 30%. Il Governo Cinese ha inoltre pianificato un programma di sviluppo massivo del cloud computing che dovrebbe più che raddoppiare la capacità dei data center nazionali entro il 2016, in confronto a quella disponibile nel 2013 (fonte Broad Group). Non stupisce quindi che Climaveneta, grazie alle sue soluzioni di eccellenza e alla vasta esperienza nel raffreddamento di data center, sia stata selezionata come fornitore unico dell’impianto di raffreddamento del nuovo Super Computing Center (Wuxi). Il progetto nasce da un investimento congiunto del Ministero Cinese delle Scienze e della Tecnologia e del Governo di Wuxi, ed è una delle piattaforme di elaborazione dati più avanzate al mondo. Il nuovo super data center opera a 100 petaFLOPS (Floating-point Operations Per Second) e si presenta come una delle strutture più veloci al mondo, richiedendo quindi un imponente raffreddamento a condizioni molto precise e con la massima affidabilità. La proprietà ha infatti imposto dei prerequisiti molto rigidi per l’impianto di climatizzazione, che riguardano la stabilità della temperatura dell’acqua, l’adattabilità del sistema al VPF ed infine la capacità delle unità di montare valvole di modulazione per adattare il flusso di acqua refrigerata ed assicurare la differenza di pressione. Per rispondere a tutti questi requisiti Climaveneta ha fornito 15 refrigeratori di liquido condensati ad acqua TECS2-W/ H con compressori VFD a levitazione magnetica, con il migliore ESSEER (Seasonal Energy Efficiency Ratio) presente sul mercato, vicino a 10. L’impianto Climaveneta, combinato ad altre tecnologie sostenibili adottate al Wuxi, hanno permesso alla struttura di tagliare i consumi totali di energia di oltre il 45%, rispetto a strutture analoghe con impianti di raffredamento tradizionali, rispondendo ai requisiti più stringenti in termini di politiche ambientali.
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