Revamping impianti industriali: 5 requisiti di un partner affidabile
Le aziende che operano in settori produttivi oggi devono affrontare un numero di sfide sempre maggiore per rimanere competitive nel mercato. Una di queste è senza dubbio quella del revamping degli impianti elettrostrumentali (motori, azionamenti e impiantistica elettrica e di automazione) o anche solo dei sistemi di automazione e controllo. Fra le scelte possibili per la modernizzazione dell'azienda, quella del revamping è una delle più conservative, sia dal punto di vista delle attrezzature sia dal punto di vista dei capitali, ma in molti casi rappresenta la strategia ideale per conciliare le esigenze di un mercato in rapido cambiamento con la tutela degli investimenti.
Perché effettuare il revamping degli impianti industriali e dei sistemi di controllo?
Come spesso accade, la realtà è uno scenario più complesso e dipendente da diversi fattori. Quello normativo in realtà non richiede una particolare analisi: se il costo di adeguamento di un macchinario, per esempio a rinnovate norme di sicurezza, è marginalmente meno costoso della sostituzione, si procede in tal senso.
Inoltre, può essere anche un modo efficiente per adeguare i sistemi alle nuove tecnologie. Nei casi in cui sia necessario gestire la trasformazione con margini operativi molto stretti infatti si può effettuare un aggiornamento elettro-strumentale, intervenendo esclusivamente sulla parte di motori, attuatori e sugli elementi elettrici ed elettronici collegati. In questo modo è possibile adeguare un macchinario o un impianto con il minimo sforzo economico. In alcuni casi è addirittura possibile operare esclusivamente a livello software, effettuando esclusivamente un aggiornamento del sistema SCADA e contenendo ulteriormente gli investimenti.
Ma ci sono anche ragioni più articolate, per esempio legate alla competitività ed alla compliance. Un esempio emblematico è quello legato alle emissioni di CO2, tradizionalmente relazionate all'incremento del PIL. Come mostra l'andamento del grafico sotto, il dato anche in Italia è in controtendenza negli ultimi anni: al crescere del prodotto interno lordo non corrisponde più una crescita delle emissioni di anidride carbonica. Abbiamo infatti una riduzione della misura di quello che viene indicato "Carbon footprint".
Al di là delle implicazioni normative, presenti o future, che possono indurre un'azienda a voler ottimizzare il consumo energetico dei propri impianti, questa riduzione delle emissioni per PIL indica che oggi, in generale, si produce in modo più efficiente. Il che significa, in ultima analisi, che molte aziende hanno già abbattuto la quantità di energia necessaria per la produzione, riducendo di conseguenza i costi e recuperando margini e competitività.
Il miglioramento del consumo energetico è solo uno dei vantaggi del revamping degli impianti industriali che si aggiunge, per esempio, all'introduzione di soluzioni e funzionalità legate all'Industria 4.0, al controllo remoto dei macchinari e così via.
Come scegliere un partner per il revamping Industriale
Quando un'azienda sceglie la strada del revamping per le macchine, gli impianti o gli stabilimenti, la scelta dell'azienda partner è fondamentale per la riuscita strategica del progetto. Vediamo quali caratteristiche dovrebbe avere un partner ideale.
1. Storicità e reputazione
In un contesto industriale, è indispensabile affidarsi ad aziende che conoscano sì il settore e le principali novità che lo riguardano, ma che abbiano anche una serie di casi di successo alle spalle e una buona memoria storica. Spesso, infatti, all'interno delle aziende è necessario trovare soluzioni e risolvere problemi che hanno a che fare con processi e strumentazioni più che decennali, che non possono essere sostituiti o rivisti. In questo caso è indispensabile che il partner sia in grado di attingere a una memoria storica sufficientemente approfondita. ServiTecno, per esempio, si occupa di automazione industriale dal 1979.
2. La visione di insieme
Anche questa è una caratteristica fondamentale dei partner tecnologici quando si tratta di progetti complessi: avere competenze lungo tutta la filiera, dall'automazione alla gestione passando per la cybersecurity. Trascurare uno di questi aspetti in fase di analisi e progettazione significa creare le premesse per un progetto fallimentare.
3. La capacità di trasferire le competenze
Dal momento che il revamping industriale presuppone un intervento sui macchinari e sui sistemi che li gestiscono, che costituiscono il cuore di un'azienda, è indispensabile che questa sia messa in condizioni di operare in completa autonomia. Un'azienda partner non deve solo fornire ottime soluzioni tecnologiche, ma anche la formazione adeguata perché il personale interno possa utilizzare le nuove soluzioni in modo funzionale ed efficace.
4. I servizi post vendita
Il numero di soluzioni as a service è sempre in crescita, ma spesso il "servizio" a cui si fa riferimento non trova uguale consistenza nel rapporto con i fornitori. Nel scegliere un partner strategico per un processo importante come il revamping industriale, è necessario rivolgersi ad aziende che siano in grado di fornire uno standard di assistenza molto alto.
5. I prodotti e i servizi proposti
Un ultimo aspetto da non sottovalutare è il bouquet di servizi offerti e la qualità dei fornitori di terze parti a cui l'azienda si appoggia. Oltre a essere un indicatore di qualità già di per sé, bisogna infatti ricordare che molte aziende, soprattutto del panorama internazionale, sono molto caute nella scelta di chi le rappresenta, soprattutto in un territorio chiave come quello italiano, che è da sempre tra i Paesi più industrializzati a livello globale.
Come spesso accade, la realtà è uno scenario più complesso e dipendente da diversi fattori. Quello normativo in realtà non richiede una particolare analisi: se il costo di adeguamento di un macchinario, per esempio a rinnovate norme di sicurezza, è marginalmente meno costoso della sostituzione, si procede in tal senso.
Inoltre, può essere anche un modo efficiente per adeguare i sistemi alle nuove tecnologie. Nei casi in cui sia necessario gestire la trasformazione con margini operativi molto stretti infatti si può effettuare un aggiornamento elettro-strumentale, intervenendo esclusivamente sulla parte di motori, attuatori e sugli elementi elettrici ed elettronici collegati. In questo modo è possibile adeguare un macchinario o un impianto con il minimo sforzo economico. In alcuni casi è addirittura possibile operare esclusivamente a livello software, effettuando esclusivamente un aggiornamento del sistema SCADA e contenendo ulteriormente gli investimenti.
Ma ci sono anche ragioni più articolate, per esempio legate alla competitività ed alla compliance. Un esempio emblematico è quello legato alle emissioni di CO2, tradizionalmente relazionate all'incremento del PIL. Come mostra l'andamento del grafico sotto, il dato anche in Italia è in controtendenza negli ultimi anni: al crescere del prodotto interno lordo non corrisponde più una crescita delle emissioni di anidride carbonica. Abbiamo infatti una riduzione della misura di quello che viene indicato "Carbon footprint".
Al di là delle implicazioni normative, presenti o future, che possono indurre un'azienda a voler ottimizzare il consumo energetico dei propri impianti, questa riduzione delle emissioni per PIL indica che oggi, in generale, si produce in modo più efficiente. Il che significa, in ultima analisi, che molte aziende hanno già abbattuto la quantità di energia necessaria per la produzione, riducendo di conseguenza i costi e recuperando margini e competitività.
Il miglioramento del consumo energetico è solo uno dei vantaggi del revamping degli impianti industriali che si aggiunge, per esempio, all'introduzione di soluzioni e funzionalità legate all'Industria 4.0, al controllo remoto dei macchinari e così via.
Come scegliere un partner per il revamping Industriale
Quando un'azienda sceglie la strada del revamping per le macchine, gli impianti o gli stabilimenti, la scelta dell'azienda partner è fondamentale per la riuscita strategica del progetto. Vediamo quali caratteristiche dovrebbe avere un partner ideale.
1. Storicità e reputazione
In un contesto industriale, è indispensabile affidarsi ad aziende che conoscano sì il settore e le principali novità che lo riguardano, ma che abbiano anche una serie di casi di successo alle spalle e una buona memoria storica. Spesso, infatti, all'interno delle aziende è necessario trovare soluzioni e risolvere problemi che hanno a che fare con processi e strumentazioni più che decennali, che non possono essere sostituiti o rivisti. In questo caso è indispensabile che il partner sia in grado di attingere a una memoria storica sufficientemente approfondita. ServiTecno, per esempio, si occupa di automazione industriale dal 1979.
2. La visione di insieme
Anche questa è una caratteristica fondamentale dei partner tecnologici quando si tratta di progetti complessi: avere competenze lungo tutta la filiera, dall'automazione alla gestione passando per la cybersecurity. Trascurare uno di questi aspetti in fase di analisi e progettazione significa creare le premesse per un progetto fallimentare.
3. La capacità di trasferire le competenze
Dal momento che il revamping industriale presuppone un intervento sui macchinari e sui sistemi che li gestiscono, che costituiscono il cuore di un'azienda, è indispensabile che questa sia messa in condizioni di operare in completa autonomia. Un'azienda partner non deve solo fornire ottime soluzioni tecnologiche, ma anche la formazione adeguata perché il personale interno possa utilizzare le nuove soluzioni in modo funzionale ed efficace.
4. I servizi post vendita
Il numero di soluzioni as a service è sempre in crescita, ma spesso il "servizio" a cui si fa riferimento non trova uguale consistenza nel rapporto con i fornitori. Nel scegliere un partner strategico per un processo importante come il revamping industriale, è necessario rivolgersi ad aziende che siano in grado di fornire uno standard di assistenza molto alto.
5. I prodotti e i servizi proposti
Un ultimo aspetto da non sottovalutare è il bouquet di servizi offerti e la qualità dei fornitori di terze parti a cui l'azienda si appoggia. Oltre a essere un indicatore di qualità già di per sé, bisogna infatti ricordare che molte aziende, soprattutto del panorama internazionale, sono molto caute nella scelta di chi le rappresenta, soprattutto in un territorio chiave come quello italiano, che è da sempre tra i Paesi più industrializzati a livello globale.
Mercati: Industria manifatturiera
Parole chiave: Automazione industriale, Azionamenti
- SDProget Industrial Software
- Moschillo Alessandro
- Alberto Servida